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Immagine del redattoreAlex Borsci

L'ombelico del (nostro) mondo

Per noi monteparanesi Piazza Castello rappresenta un punto di riferimento esistenziale. Non la frequentano proprio tutti, ma proprio tutti ci tengono. Un legame innato con la culla del nostro passato, fatto di racconti e storie, di avvenimenti e ricorrenze.

Probabilmente è per questo legame viscerale che quasi tutti i sindaci che si sono succeduti hanno cercato di lasciare la loro impronta sulla Piazza. Modifiche più o meno evidenti, più o meno permanenti, che potessero essere targa di imperitura memoria, cosicché magari assieme al luogo continuasse a vivere anche il politico

OGNI PROMESSA È UN DEBITO

Nel corso degli anni la situazione si è ingarbugliata, per certi versi incattivita ed esasperata. Aggiungiamoci anche le bugie, le promesse mai mantenute e l'incapacità a formulare ragionamenti seri e rispettosi nei confronti di chi la piazza la frequenta ma anche di chi ci vive.

Insomma alla responsabilità si è preferito, e si contua a preferirlo, che i "poveri" facessero la guerra fra di loro: gli abitanti della piazza contro i genitori dei bambini (e viceversa), chi voleva la piazza aperta contro chi la voleva chiusa (e viceversa), i più anziani contro chi gioca a pallone (e viceversa), ecc. Tutto questo senza alcuna assunzione di responsabilità da parte di chi si occupa di politica. Ma di questo parliamo fra un attimo.

Prima è bene precisare una cosa, in modo chiaro: la Piazza va riaperta al traffico.

Va fatto per una serie di ragioni, ma la più semplice è che fu promesso nella campagna elettorale del 2021 dall'allora candidato sindaco Carabotto e ripetuto a più riprese nei mesi passati.

Chi oggi si stupisce di questa iniziativa o è in malafede oppure molto distratto.

Tuttavia le promesse di una Piazza nuovamente aperta al traffico sono state molteplici, anche per questo motivo oggi compiere quel passo è segno di rispetto nei confronti di quei cittadini a cui si è stretta una mano.

La prima promessa venne proprio da chi, seppur ufficiosamente, la Piazza la chiuse.

Fu il sindaco Cosimo Birardi, durante i lavori che la riguardavano (nell'anno 2014 credo), a stringere le mani di alcuni residenti e commercianti di Piazza Castello promettendo che sarebbe stata riaperta al traffico. Fui diretto testimone di questo episodio che oggi non si può negare. La promessa si trasformò dopo alcuni mesi in un tiepido "una decisione che sarà presa alla fine dei lavori" aggiungendo che "ad oggi non esiste alcun atto definitivo dell'amministrazione che definisce l'uso e/o la circolazione di Piazza Castello". Ovviamente la promessa fu disattesa, trasformandosi in questi anni in un'asciutta tifoseria per la piazza chiusa.

Due anni più tardi, nel 2016, è toccato al Sindaco Grassi. Durante la campagna elettorale promise la riapertura di Piazza Castello. Anche questa promessa disattesa. Qualche imbranato tentativo di agire sull'area giochi. Ma nulla di fatto.

Quindi nel 2021 è toccato al Sindaco Carabotto. Promise in campagna elettorale che la Piazza sarebbe stata riaperta al traffico.

Ora qui c'è un piccolo paradosso. La Piazza, almeno formalmente, non è mai stata chiusa al traffico tramite un provvedimento o un'ordinanza. E infatti ci pensa proprio il Sindaco Carabotto a Maggio 2023 a chiuderla ufficialmente. Ora, vivaddio, il Sindaco e la sua maggioranza avviano tutte le azioni necessarie alla riapertura. Bravi!

CHI FA MALE SBAGLIA

Quasi bravi dai... perchè, con il dovuto rispetto per ognuno, non si può pensare di essere esenti non dico dalle critiche, ma almeno da alcune doverose osservazioni. Anche alla luce del fatto che tutta l'operazione, al momento, sta costando ai cittadini monteparanesi oltre 50.000 euro.

Dunque siamo tutti d'accordo sull'iniziativa, lo siamo un po' meno su come la si sta portando avanti.

Quadro economico dei lavori estrapolato dalla Determinazione 135/2024 dell'Ufficio Tecnico Comunale. Il totale della spesa dei lavori ammonta ad € 52mila.

È singolare che il progetto "definitivo" degli interventi da effettuare in Piazza non sia accessibile al pubblico. L'unico elaborato a cui possiamo fare riferimento è quello allegato alla Delibera di Giunta Comunale 105/2023 con cui si dava indirizzo all'UTC (Ufficio Tecnico Comunale) di procedere alla riqualificazione della Piazza:

Diamo per scontato che sia lo stesso della Determinazione di approvazione del progetto esecutivo (603/2023), nella quale però nessun elaborato è visibile al pubblico. Sicuramente sarà stato allegato, ma in modalità "nascosta", e quindi non visibile all'Albo Pretorio.

Per le nostre osservazioni, dunque, facciamo riferimento all'unico progetto disponibile.

GLI ALBERI E LE AIUOLE

Qualcuno ha bollato come polemica la critica alla potatura degli alberi. Sinceramente può anche starci, alla fine gli alberi ricrescono.

Bisogna tenere presente però che da anni ai monteparanesi viene negato il piacere di godere di un verde pubblico ordinato e pulito, come accade per il resto della provincia. Si abbandonano per diverso tempo alla crescita selvaggia, salvo poi tagliarli di netto, come accaduto anche questa volta.

Però non possiamo definire polemica la bruttura fatta nelle aiuole di quegli alberi.

In un mondo che punta veloce verso la decementificazione, noi pensiamo bene di inondare la nostra Piazza di cemento. Dite a Greta Thumberg di non venire mai in Piazza Castello a Monteparano, potrebbe avere un collasso cardiaco.

Quel cemento probabilmente determinerà la morte lenta degli alberi, e presenta tutti i presupposti perchè questa scelta, fra qualche mese, possa essere definita pessima:

  • il calcestruzzo è stato posato direttamente sulla terra, senza alcuna struttura di sostegno, tanto che sono già visibili ad occhio nudo delle lesioni;

  • non è omogeneo all'aiuola, determinerà quindi la crescita dell'erba fra il cemento e il cordolo, andando a corrodere ulteriormente il calcestruzzo;

  • continua a ad essere un pericolo per gli avventori della piazza essendo i cordoli a spigolo vivo rialzati;

Eppure qualche tempo fa fornii su richiesta il mio pensiero sui lavori da fare in Piazza, la mia lettera fu abbastanza generica (ovviamente non sono un progettista e il mio compito politico è quello di fornire indicazioni sul risultato finale, non di dettare la tecnicità dei lavori da svolgere) eppure sulle aiuole fui precisissimo:

Estratto della lettera prot. 1257 del 25/02/2022 indirizzata al delegato ai Lavori Pubblici

E fui preciso soprattutto per l'aspetto della sicurezza. Vivo la Piazza quotidianamente e quei cordoli rialzati, così vicini alle panchine, sono sempre stati un pericolo, soprattutto per i nostri piccoli concittadini.

A qualcuno, che nei giorni passati ha fatto le mie stesse osservazioni proponendo l'installazione delle griglie, è stato detto che costavano troppo.

È tanto chiedere un ragionamento minimamente politico da chi si occupa di queste cose? Anche se le griglie, generalmente in ghisa, avessero avuto un costo di mille euro l'una, non sarebbe stato un investimento di lunga durata a disposizione dei cittadini? Quella spesa avrebbe avuto risvolti positivi non solo sulla vivibilità della piazza, ma anche sulla sicurezza di chi la frequenta e sulla salute del verde pubblico.

E con ogni probabilità già l'anno prossimo quel cemento sarà distrutto e andrà rifatto. Spendendo altre risorse utili.

LE DIFFERENZE CON IL PROGETTO

Ora state bene attenti. Se io approvo un progetto devo attenermi strettamente a quello che ho approvato. Ogni variante, ogni differenza che per qualunque motivo si vuole eseguire rispetto al progetto originale, dovrebbe essere anzitutto approvata, e poi eseguita.

In questa storia di differenze ce ne sono molte, e sarei pronto a scommettere che nemmeno una è stata autorizzata dal tecnico comunale o dotata di apposita approvazione.

Iniziamo con i dissuasori (orribili lo so, si sarebbe potuto pensare a qualcosa di meno invasivo ma altrettanto sicuro):


Gli ultimi dissuasori, quelli evidenziati, non sono stati installati perchè è presente un accesso ad un garage munito di passo carrabile. Nè il progettista nè la Giunta Comunale hanno ricordato che fosse presente un passo carrabile in quel punto. Prima differenza dal progetto.

I parcheggi rappresentano un altro mistero, fra quanto previsto e quello realizzato. A sinistra (zona verde) erano previsti 8 parcheggi normali e uno per disabili, tutti a spina di pesce. Ne sono stati realizzati 11 più quello dedicato ai disabili. E tutto sommato ci è andata bene.

Dall'altro lato, a destra (zona blu) i parcheggi previsti erano 7 più quello dei disabili, sempre a spina di pesce. Ne sono stati realizzati 4 più quello dei disabili, e le spine del pesce si sono pure raddrizzate.

Poi c'è la chicca. Un pomeriggio vado in piazza e trovo uno scivolo in corrispondenza delle strisce pedonali davanti alla chiesa.

Per carità utilissimo, ma non credo anzitutto che sia il massimo della sicurezza, e poi perchè non lo trovo nel progetto? Non v'è traccia di scivoli:

E guardate che non è da sottovalutare che ci siano state tutte queste iniziative senza un'autorizzazione o un atto scritto.

Non è una questione di quanti parcheggi siano stati fatti o di scivolo, e nemmeno del perchè ci si è allontanati da quanto previsto dal progetto, è una questione di correttezza dell'agire politico-amministrativo.

Il progetto non va inteso come "giusto uno schizzo", ma come bussola per capire come muoversi e come farlo al meglio.

Primo perché attraverso un atto dell'Ufficio Tecnico ci si accerta che le indicazioni per eseguire quel lavoro abbiano corrispondenza con la normativa. Secondo perchè tu chiedi un servizio ad una ditta che lo esegue, e la paghi per quel servizio, ma come fai a pagarla se non hai la certezza di quello che doveva svolgere e quello che ha effettivamente svolto?

Non è una cosa da sottovalutare e succede spesso che si facciano cose senza la giusta documentazione. Possibile che nel 2024 le amministrazioni pubbliche lavorino ancora alla carlona?

L'AFFRONTO DEL CONFRONTO

La nostra è una Amministrazione che fondamentalmente è incapace di confrontarsi con l'esterno. Lo hanno dimostrato in passato, lo dimostrano anche in questa occasione.

Se avanzi un punto di vista diverso sei polemico.

Se muovi una critica ti rispondono che "sbagliamo perchè facciamo".

Se li metti davanti ad una evidenza la colpa è dell'ufficio o del collega politico di turno.

Sulla vicenda Piazza non si sono confrontati con i residenti, con i commercianti, con gli altri cittadini e nemmeno con il Consiglio Comunale. Fare le riunioni dopo aver già deciso tutto serve a poco.

Attenzione: una Amministrazione non è tenuta a confrontarsi, potrebbe anche decidere di muoversi in autonomia, in fondo non ha senso con le elezioni delegare il Sindaco e il Consiglio Comunale ad amministrare Monteparano se poi devono sempre coinvolgere i cittadini. Però confrontarsi vuol dire fare meglio, avere più spunti.

Se mi avessero coinvolto gli avrei ad esempio ricordato delle griglie nelle aiuole e della pericolosità dei cordoli.

Gli avrei fatto notare che mancano i parcheggi per i motocicli. Dove parcheggia l'avventore con la moto? Occupa un posteggio per automobile? O la lascia sull'area pedonale?

Gli avrei fatto notare anche che manca un "parcheggio rosa". Hanno avuto una bella idea, una bella iniziativa quella del parcheggio riservato alle mamme in dolce attesa o ai neo-papà, ma che poi non hanno spinto verso il suo potenziale massimo. L'ennesima cosa fatta solo per mettersi il cappello in testa, ma che poi non va oltre la campagna elettorale spicciola.

Gli avrei ricordato che la fermata del bus è proprio messa male, e necessiterebbe di una ripulita. E che il tabellone pubblicitario giace ancora li, defilato, senza poter comunicare nulla a chi lo guarda.

Ma gli avrei anche fatto notare che la piazza (intesa come il nucleo centrale, esclusa la carreggiata) è stata completamente chiusa dai dissuasori. Come ci entra il mezzo di emergenza o di intervento (ad esempio quello della ditta della pubblica illuminazione, o il mezzo comunale) se la piazza è stata completamente circondata dai dissuasori?

E soprattutto gli avrei chiesto come intendono materialmente vietare alle auto di entrare in Piazza ad una certa ora? Perchè l'anno passato abbiamo speso quasi 5mila euro per la riparazione dei dissuasori elettronici posti all'ingresso e all'uscita. Ma non funzionano ancora.

Gli avrei chiesto come sarebbe stato delimitato il cantiere, perchè credo che un cantiere aperto non preveda gente che gironzola intorno, per la sicurezza di tutti. Il comune vigila sui cantieri dei privati, non è un bell'esempio essere carente nei propri no?

E poi avrei chiesto se tutto l'intervento è stato pensato anche con l'Ufficio di Polizia Locale, per garantire una riapertura al traffico in sicurezza.

Dunque in queste ultime righe quanta polemica avete visto? Io ci vedo politica, ci vedo osservazioni che possono aiutare il risultato, animare il confronto.

Però, purtroppo, il confronto è visto come un affronto. Come un invasione di campo, perchè se cedo ad altri la mia capacità decisionale allora il cappello non posso metterlo più.

LA RESPONSABILITÀ DELLA POLITICA

Dunque il nodo cruciale è questo: chi fa politica deve assumersi la responsabilità di dire alle persone anche le cose un pochino scomode, assumersi la responsabilità delle proprie idee ed iniziative e, ovviamente, dare l'esempio.

Un politico responsabile non avrebbe permesso che i residenti della piazza e chi quella piazza la vive in modo diverso arrivassero allo scontro. Cerco di essere chiaro, perchè il punto è cruciale: non si può ridurre tutto semplicemente bollando le persone come "pazze" o come "rompiscatole".

Alla stragrande maggioranza di noi provoca categoricamente fastidio se qualcun'altro parcheggia la sua auto davanti casa nostra. Spesso ci dà categoricamente fastidio anche solo se un gruppetto di ragazzi staziona davanti casa nostra a far baccano (che poi so' ragazzi, fanno baccano per natura).

Questo perchè consideriamo l'area antistante la nostra abitazione praticamente di nostra proprietà. Eppure è pubblica, e il parcheggio è di tutti.

Perchè chi abita in Piazza non dovrebbe avere lo stesso giramento di scatole vedendomi sempre a gironzolare davanti le loro case, appoggiarmi ai loro muri, urlare e scherzare davanti i loro portoni. Perchè secondo alcuni non hanno diritto a lamentarsi?

Non è forse vero che ad ognuno di noi gli schiamazzi e i rumori, dopo una certa ora della sera, danno fastidio? Perchè non dovrebbero dar fastidio a chi vive in Piazza?

Cosa avremmo fatto noi se, dalla sera alla mattina, ci avessero chiuso la strada di casa, impedendoci di fatto di accedervi con l'automobile?

Con questo non sto dicendo che i residenti della Piazza abbiano ragione a prescindere, sto dicendo che almeno meritano ascolto e comprensione, non per forza dobbiamo dargli ragione, ma almeno capire il loro punto di vista. E temo che questo non sia avvenuto. Questo momento di confronto e comprensione reciproca non è mai avvenuto.

Al contrario, si è sempre alimentata la lotta fra le parti.

Nessuno ha mai avuto il coraggio di dire ai residenti che in fin dei conti la Piazza non è di proprietà esclusivamente loro e che essendo il cuore della nostra comunità avrebbero dovuto avere pazienza e avere il coraggio di condividerla. Ma nessuno ha mai avuto nemmeno il coraggio di dire ai genitori dei bambini che giocano all'area giochi, ad esempio, che dopo una certa ora è meglio non far baccano. Perchè la Piazza non è esclusivamente dei residenti, ma nemmeno esclusivamente di tutti gli altri.

Perchè è vero che sono ragazzi, è vero che si tratta di bambini, ma è vero anche che dovremmo tutti quanti dimostrare coraggio insegnando a quei ragazzi e a quei bambini che la convivenza con gli altri è più importante. Non mi arrendo all'idea che parlando e confrontandosi più di qualcosa si possa risolvere.

Nessuno ha mai avuto il coraggio di dire ai ragazzi che giocano in Piazza a pallone "non potete giocare perchè rischiate di far male a qualcuno".

Al contrario: ai più anziani che si sono lamentati è stato detto di aver pazienza che tanto presto avrebbe aperto il campetto e i ragazzi col pallone sarebbero spariti. Ai ragazzi, invece, di aver pazienza che poi avrebbero potuto giocare al campetto nuovo.

Hanno dimenticato però di dire ai ragazzi che al campetto avrebbero dovuto pagare. E quindi eccoli di nuovo in Piazza. Pericolosamente.

"Ma i ragazzi, poverini, non hanno dove andare a giocare!"

Esatto! È questo il punto, è di questo che la politica dovrebbe occuparsi. Perchè mentre noi stiamo ancora a bisticciare sulla Piazza nessuno si occupa dei problemi più seri della nostra comunità: lo spopolamento del centro storico oramai ridotto in case in rovina, il verde pubblico selvaggio, gli spazi comuni abbandonati al tempo, nessuno spazio GRATUITO per i ragazzi e i loro pomeriggi spensierati, la tassazione incomprensibilmente alta e le spese intermittenti del bilancio ("non ci sono soldi"- "siamo pieni di soldi"), ecc ecc

La politica del pettegolezzo più che della proposta, la politica del rancore più che delle idee. La politica oramai fatta di frecciatine sui social, indirizzate non si sa mai bene a chi, alle quali sinceramente facciamo anche fatica ad assistere avendo oramai terminato la frequentazione dell'asilo da anni...

E quindi si, se dare la propria visione delle cose è polemica, saremo pure polemici. Di certo quello a cui assistiamo non è politica. Ma neanche lontanamente.


Per i più appassionati, qui sotto tutti i documenti relativi alla vicenda:

Determina di affidamento alla New Solimp SRL per la riparazione dei pilomat


Indirizzo agli uffici per la riqualificazione della Piazza, e nomina RUP (qui è visibile il progetto)


Approvazione progetto esecutivo


Affidamento dei lavori alla ditta COEPTIS srl


Affidamento dei servizi tecnici


Rettifica alla Determinazione 610/2023


La mia lettera protocollata nel 2022 all'attenzione del delegato ai Lavori Pubblici sugli interventi di Piazza Castello


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2 comentarios

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Invitado
21 may
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Che estrema sofferenza tutto questo 😪

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Invitado
20 may
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👍🏻👍🏻👍🏻

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